FFF - domenica 21
James Ford Murphy della PIXAR ANIMATION
presenta FOR THE BIRDS
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for the birds
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servizio di
Martina MUNGAI
James Ford Murphy ha presentato al Future Film Festival di Bologna il
nuovo cortometraggio FOR THE BIRDS della Pixar Animation Studios, del
quale è stato il supervisore all'animazione. La Pixar, ospite consueto
del Future, ha ormai alle spalle una lunga storia che si può definire
pionieristica nel campo dell'animazione digitale.
Come lo stesso Murphy ha raccontato, tutto iniziò nel 1974, anno della
laurea dell'attuale presidente Ed Catmull. Ed fu subito dopo assunto al
New York Institute of Technology, per attrezzare un laboratorio allo scopo
di creare software di grafica in 2D e 3D per la realizzazione di film
d'animazione. Due anni dopo, nel 1976, in California, George Lucas stava
pensando di adottare tecniche digitali per il sequel di STAR WARS, ossia
THE EMPIRE STRIKES BACK, che sarebbe in seguito uscito nel 1979. Non trovando
nessuna struttura esistente capace di eseguire gli effetti speciali che
aveva in mente, Lucas fondò una propria società, la Industrial Light+Magic,
e chiamò Ed a lavorare per essa. Ma Ed era più interessato ai suoi propri
progetti e, senza autorizzazione, mentre si occupava degli effetti per
Empire, iniziò a sviluppare un animation software e a ideare André, buffo
personaggio per un corto. Gli mancava però la cosa più importante: un
animatore. Ed si rivolse a John Lasseter della Disney, il quale accettò
la offerta e propose di affiancare ad André un altro personaggio, l'ape
Wally, per avere una storia più interessante. Nasce così il primo software
di animazione digitale. Il corto THE ADVENTURES OF ANDRÉ AND WALLY BEE
fu terminato nel 1984 e per esso furono usati il motion blur e il primo
sistema di particelle per generare alberi e sfondi.
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toy story 2
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Lucas non era però d'accordo con ciò che si stava architettando all'interno
della sua propria società, e la conseguenza fu che la parte della ILM
presieduta da Catmull si separò nel 1986, andando a fondare proprio la
Pixar. Nello stesso 1986 Lasseter modellò la famosa lampada di LUXO JR,
il primo corto digitale a essere nominato per L'Academy Award Oscar l'anno
successivo. Nell' 87 fu creato RED'S DREAM, la storia di una bicicletta,
più complesso, in cui furono inseriti dettagli come la pioggia le pozzanghere
con relativi riflessi e la nebbia. Fu anche il primo film della Pixar
ad avere uno score originale appositamente composto. Nell'88, con TIN
TOY, si sperimentava la restituzione di un character umano, un bambino
in questo caso, e si utilizzavano per la prima volta sia il Renderment,
un pacchetto per attuare il rendering, il nuovo software MenV, e il Qscript,
un sistema per animare automaticamente. Tutti e tre i sistemi sono tuttora
usati dalla società. TIN TOY vinse l'Academy Award come miglior corto
d'animazione, e fu il primo film d'animazione tutto in digitale ad ottenere
tale riconoscimento. Nell'89, dopo l'enorme sforzo di Tin Toy, la Pixar
si dedicò ad un progetto più semplice, KNICNKNACK, piuttosto geometrico,
dove non fu impiegato il texture mapping per le superfici, ma semplici
shaders per creare ombreggiature e sottolineare il simbolismo da cartoon.
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geri's game
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Visto il successo ottenuto alla Pixar, la Disney si interessò di nuovo
a Lasseter, ma egli rifiutò l'offerta finché, nel 1991, Disney e Pixar
firmarono un contratto per la realizzazione di tre film, dal quale nascono
sia TOY STORY che TOY STORY 2. TOY STORY è stato il primo lungometraggio
completamente generato al computer; ma in seguito la Pixar non ha abbandonato
la produzione di corti, che consentono di scoprire talenti e di sperimentare
nuove tecniche. Ad esempio con JERRY'S GAME, vincitore dell'Academy Award
nel 1998, si fa un passo avanti grazie ai metodi di subdivision surfaces
per l'animazione del volto e dynamic clothing per i vestiti.
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toy story 2
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Ed eccoci a FOR THE BIRDS, ideato da Ralph Eggelstone, l'esilarante storiella
di una famiglia di uccellini che incappano in uno svampito volatile, una
specie di grossa cicogna blu che, cercando di inserirsi nel gruppo, ne
provoca il panico e lo scompiglio, fino al finale in cui tutti, letteralmente,
perdono le penne, ritrovandosi nudi come tacchini in miniatura. Il film
ha ricevuto un'ovazione in sala e gli organizzatori del festival sono
stati costretti a ripetere la proiezione. In effetti, bisogna riconoscere
che questo corto, oltre alla maestria nell'animazione, presenta dal punto
di vista dell'immagine un tipo di ricerca che porta a superare l'aspetto
ancora un po' rigido degli altri film, aspetto che a mio avviso faceva
sembrare più convincenti le prime opere che presentavano oggetti metallici,
come LUXO JR, delle ultime che invece volevano restituire ambienti più
complessi e oggetti morbidi e deformabil, o addirittura esseri umani,
per quanto cartoonistici.
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a bug's life
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Gli uccellini di FOR THE BIRDS hanno ancora la sembianza di giocattoli
di gomma, e ciò e sottolineato dalla colonna sonora fatta di squittii
più che di cinguettii, ma esibiscono un'organicità mai raggiunta prima
dai film della Pixar. L'ospite Murphy ha illustrato tutte le fasi della
realizzazione, dall'idea iniziale, allo storyboard, ai modelli in argilla
o plastica inseriti poi nei computer attraverso penna digitale, agli avars
(cioè i controlli per l'articolazione dei movimenti), alla progettazione
di una personalità definita per ogni uccellino e sua restituzione tramite
le tecniche di animazione digitale. Il lavoro certosino che esiste alla
base di questo tipo di animazioni è parso, nella sua cura e minuziosità,
quasi artigianale anche se sempre meno manuale; i personaggi da animare
sono veri e propri oggetti da costruire nella memoria del computer, da
plasmare nei loro comportamenti e nelle loro apparenze come fossero esseri
con una propria vita e proprie capacità espressive, da progettare in ogni
particolare.
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for the birds
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Murphy ha poi presentato il trailer di quello che sarà il nuovo lungo
della Pixar, MONSTER INC., in uscita a novembre negli USA, e che proseguendo
la tradizione americana nel campo del film d'animazione, sarà doppiato
da star come John Goodman, Billy Chrystal, Jennifer Tilly e Steve Buscemi,
tra gli altri. Il film racconta di un mondo di mostri "buoni", dove la
Monster Inc. è una fabbrica di mostri che accedono, tramite una speciale
carta magnetica, alle camere dei bambini per spaventarli e rubarne l'urlo,
il quale servirà come fonte di energia per la stessa Monster Inc. Facile
aspettarsi un epilogo in cui i mostri-schiavi si ribellano e si alleano
coi bambini contro la fabbrica che risulterà essere il vero "mostro" della
situazione… ma in fondo il punto di un film come questo non è la prevedibilità
della narrazione, quanto la magia del cartoon; e il cartoon digitale,
superando le proprie "durezze"di nascita, il proprio cattivo carattere
originario dovuto a inadeguatezze tecniche, si sta trasformando in un
pozzo di possibilità inaspettate.
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