"Giulietta, ritratto di un'attrice", in
visione al Museo Fellini di via Clementini (ingresso gratuito), proprio per
via del grande afflusso di pubblico rimarrà aperta fino a domenica 3 aprile
2005"
è stata allestita al museo
Fellini di Rimini una mostra iconografica dal titolo “Giulietta, ritratto di
un’attrice”, che vuole rendere omaggio a Giulia Masina (1921-1994), attrice
e moglie del grande regista riminese, ai dieci anni dalla sua scomparsa,
pochi mesi dopo il marito.
è una mostra costituita da
immagini fotografiche che la restituiscono in pose di vita privata, ed altre
tratte dai set cinematografici, mentre in alto, sul cordolo della parete
museale quasi come metope decorate, vi è lo srotolarsi metaforico di una
pellicola, da cui emergono le locandine di alcuni dei film interpretati,
risultanti per il visitatore veri pezzi da collezione, nonché pura
riflessione, sulla sua personale filmografia.
Come lei stessa svelò in una intervista televisiva rilasciata a Marzullo nel
’93, i ruoli soleva sceglierli in base ad un rapporto di empatia con il
personaggio da interpretare, cioè aderiva solo ai ruoli che le si
confacevano.
è un percorso attraverso la
storia del cinema italiano, e soprattutto quello di una coppia che, come il
dolce Vincenzo Mollica afferma,“Metteva poesia in quello che faceva!”
Il catalogo della mostra, curato
dal giornalista e fellinologo Andrea Maioli, è frutto di uno sguardo
sensibile, che accompagna il percorso espositivo, supportandolo da maggiori
interventi testuali. Esso, incuriosisce il lettore-osservatore, in quanto
appare come un album fotografico. Sembra di sfogliare tra i ricordi di una
persona cara, poi fatti nostri.
Percorso espositivo e catalogo appaiono come un diario, in cui le fotografie
provengono dalle agenzie dei migliori fotografi di scena dell’epoca,
intervallate dalle testimonianze di una intera vita, riassunte nel volume in
capitoli tematici, ove la Masina stessa commenta per la penna dell’amico
Tullio Kezich, alcuni accadimenti professionali, piccole rivelazioni,
lasciate trapelare tra le righe, del libro-intervista che il giornalista
pubblicò per l’editore Cappelli nel ’91, o ancora, stralci di interviste,
rilasciate nel tempo, ad alcuni quotidiani. Vi è anche l’originale
intervista raccolta dal giornalista Riccardo Jannello al cantante brasiliano
Caetano Veloso, che nel ’97 dedicò il concerto di San Marino, al regista e
all’attrice che colmarono di fantasia il suo immaginario, trasformando il
tutto in un cd, Omaggio, a Federico e Giulietta.
Sembra una vera e propria incursione sentimentale, le locandine esposte,
materializzano, concretizzano quale emblema, il lavoro, la fantasia del
maestro mentre ritraeva Giulietta, Gelsomina, Cabiria, con il sembiante
della moglie, il suo pensiero si materializzava in lei, volava a lei, fonte
ispirativa di tanti personaggi disegnati e qui mostrati, provenienti dalla
collezione Mollica, dalla Fondazione stessa, e dalla proprietà Barbiani. Da
non perdere le due teche, una delle quali, mostra la tromba, simbolo per
antonomasia del motivetto del film
La strada (pellicola di cui quest’anno ricorre il 50° anniversario);
l’altro espositore contiene l’Oscar, vinto per il medesimo film; vederlo
luccicare lì, davanti agli occhi, con le parti in cui venne stretto,
opacizzate, suscita un sentimento d’orgoglio. Oltre all’Oscar Giulietta
Masina, vinse 194 premi, nonché riconoscimenti giunti da tutto il mondo.
Rimini, Museo Fellini Via
Clementini 2
0541 50085 museo@federicofellini.it
31 ottobre 2004- 6 gennaio 2005.
Orario 16-19. Sabato e domenica 10-12 / 16-19. Lunedì chiuso
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