Giulietta, ritratto di un’attrice

Rimini, novembre 2004

di Lucia LOMBARDI

"Giulietta, ritratto di un'attrice", in visione al Museo Fellini di via Clementini (ingresso gratuito), proprio per via del grande afflusso di pubblico rimarrà aperta fino a domenica 3 aprile 2005"
 


è stata allestita al museo Fellini di Rimini una mostra iconografica dal titolo “Giulietta, ritratto di un’attrice”, che vuole rendere omaggio a Giulia Masina (1921-1994), attrice e moglie del grande regista riminese, ai dieci anni dalla sua scomparsa, pochi mesi dopo il marito.
è una mostra costituita da immagini fotografiche che la restituiscono in pose di vita privata, ed altre tratte dai set cinematografici, mentre in alto, sul cordolo della parete museale quasi come metope decorate, vi è lo srotolarsi metaforico di una pellicola, da cui emergono le locandine di alcuni dei film interpretati, risultanti per il visitatore veri pezzi da collezione, nonché pura riflessione, sulla sua personale filmografia.
Come lei stessa svelò in una intervista televisiva rilasciata a Marzullo nel ’93, i ruoli soleva sceglierli in base ad un rapporto di empatia con il personaggio da interpretare, cioè aderiva solo ai ruoli che le si confacevano.
è un percorso attraverso la storia del cinema italiano, e soprattutto quello di una coppia che, come il dolce Vincenzo Mollica afferma,“Metteva poesia in quello che faceva!”


 

Il catalogo della mostra, curato dal giornalista e fellinologo Andrea Maioli, è frutto di uno sguardo sensibile, che accompagna il percorso espositivo, supportandolo da maggiori interventi testuali. Esso, incuriosisce il lettore-osservatore, in quanto appare come un album fotografico. Sembra di sfogliare tra i ricordi di una persona cara, poi fatti nostri.
Percorso espositivo e catalogo appaiono come un diario, in cui le fotografie provengono dalle agenzie dei migliori fotografi di scena dell’epoca, intervallate dalle testimonianze di una intera vita, riassunte nel volume in capitoli tematici, ove la Masina stessa commenta per la penna dell’amico Tullio Kezich, alcuni accadimenti professionali, piccole rivelazioni, lasciate trapelare tra le righe, del libro-intervista che il giornalista pubblicò per l’editore Cappelli nel ’91, o ancora, stralci di interviste, rilasciate nel tempo, ad alcuni quotidiani. Vi è anche l’originale intervista raccolta dal giornalista Riccardo Jannello al cantante brasiliano Caetano Veloso, che nel ’97 dedicò il concerto di San Marino, al regista e all’attrice che colmarono di fantasia il suo immaginario, trasformando il tutto in un cd, Omaggio, a Federico e Giulietta.
Sembra una vera e propria incursione sentimentale, le locandine esposte, materializzano, concretizzano quale emblema, il lavoro, la fantasia del maestro mentre ritraeva Giulietta, Gelsomina, Cabiria, con il sembiante della moglie, il suo pensiero si materializzava in lei, volava a lei, fonte ispirativa di tanti personaggi disegnati e qui mostrati, provenienti dalla collezione Mollica, dalla Fondazione stessa, e dalla proprietà Barbiani. Da non perdere le due teche, una delle quali, mostra la tromba, simbolo per antonomasia del motivetto del film La strada (pellicola di cui quest’anno ricorre il 50° anniversario); l’altro espositore contiene l’Oscar, vinto per il medesimo film; vederlo luccicare lì, davanti agli occhi, con le parti in cui venne stretto, opacizzate, suscita un sentimento d’orgoglio. Oltre all’Oscar Giulietta Masina, vinse 194 premi, nonché riconoscimenti giunti da tutto il mondo.
 

 

Rimini, Museo Fellini Via Clementini 2
0541 50085 museo@federicofellini.it
31 ottobre 2004- 6 gennaio 2005.
Orario 16-19. Sabato e domenica 10-12 / 16-19. Lunedì chiuso